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The time ist yours

Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita senza mai scalfire la superficie dei luoghi
né imparare nulla dalle genti appena sfiorate.

Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia da raccontare.

Camminando si apprende la vita.

Camminando si conoscono le cose.

Camminando si sanano le ferite del giorno prima.

Cammina guardando una stella.

Ascoltando una voce.

Seguendo orme di altri passi…


"Uomo conosci te stesso, e conoscerai l'Universo e gli Dei"
Delphi, Oracolo di Apollo

domenica 29 marzo 2009

Il VUOTO INTERIORE


sabato 28 marzo 2009

gioia .. saggezza particolare

La gioia e' la fragranza del Calice, del loto. Via via che i suoi petali si schiudono, ne emana la gioia che da' vigore al corpo fisico, magnetismo al corpo sottile e serenita' al corpo mentale.

Il loto e' la fonte inesauribile della gioia, la quale aumenta mentre Esso si schiude. La gioia non e' condizionata dalle circostanze esterne, ma e' come un faro le cui fondamenta poggiano su rocce eterne.

La felicita' e' un effetto delle condizioni esterne, e quindi sparisce quando cambiano le circostanze favorevoli, lasciando la tristezza della depressione. La gioia invece non cambia mai, anzi, aumenta, mentre nella nostra vita aumentano i problemi e i conflitti; cresce indipendentemente dalle condizioni.

Via via che l'esperienza del pellegrino si arricchisce e si allarga il campo del suo servizio, mentre egli e' disposto a sempre piu' grandi sacrifici e conquista nuovo territorio nel campo dell'autorealizzazione, la fragranza del Loto aumenta e si espande in aree sempre piu' vaste.

L'energia piu' attraente di un servitore e' la gioia che irradia dai suoi gesti, dalla sua voce e dai suoi occhi. Tutto cio' che egli tocca si schiude e fiorisce.

La gioia non e' un sentimento ne' un'emozione, ma e' uno stato di coscienza distaccato dalla dominazione dei tre mondi inferiori, i cui problemi non possono raggiungerla. La conoscenza, l'amore e l'energia dinamica dei petali sacrificali si espandono e infondono energia di gioia nelle piccole vite dei veicoli inferiori.

domenica 22 marzo 2009


Scegli di essere felice

Sergio Bambaren

L'Onda Perfetta

E' la storia di un uomo che a quarant'anni si è reso conto del'infelicità e dell'insoddisfazione che il mondo in cui viveva gli procurava, pur essendo un uomo ricco e stimato da tutti.

Un giorno incontrò Simon, un uomo misterioso, che gli riaccese nell'anima la voglia irresistibile di prendere il largo e di tuffarsi nel mare dela vita.

E' la sconvolgente storia di un uomo che trova dentro di sé una ragione di essere che và oltre la comune esistenza ed oltre il benessere materiale.

Oltre la mente pensante c'è una consapevolezza pura, che non giudica. Quando scopri questa consapevolezza entri nel tuo cuore. Allora puoi dare e ricevere senza alcuno sforzo.

Se il silenzio è l'essenza del cuore, il respiro è la chiave per fare ritorno al nostro cuore e al nostro Io. Quando il respiro è affannoso, il pensiero è guidato dalla paura e dall'ansia. Siamo allora concentrati su quello che fanno le altre persone, su come possiamo compiacerle o difenderci da loro. Innalziamo così una fortezza di pensieri attorno a noi e viviamo in uno stato di tensione.

Invece, ogni volta che ci dedichiamo alla pratica del silenzio, cambia il nostro rapporto con l'universo. La nostra comunicazione si fa più ampia e approfondita, gli altri ci capiscono senza bisogno di parlare. Non c'è più differenza tra dentro e fuori. La terra e il ciclo si incontrano dove il cuore e la mente si uniscono in silenziosa beatitudine.

sabato 14 marzo 2009

commozione...

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Non chiedere di spiegare i disegni nascosti, le scelte dalla Mente Superiore espresse, i sentimenti, le emozioni, le sofferenze, le gioie e ciò che non vuoi e non puoi capire con le parole dette...Usa il tuo cuore, prendi coscienza di quel dolore che spesso butti dietro le tue spalle credendo non sia il tuo perché ti disturba e serba quello che ti fa sentire in pace.Assumiti le tue responsabilità riguardo ciò che usi, che consumi, alle amicizie e a quello che fai. Che le tue scelte siano giuste e se non lo fossero, avrai fatto un’esperienza ulteriore, che ti ha portato ad una lotta in più ed a un dolore più forte. In compenso, superando l’ostacolo, sarai cresciuta nella tua umanità e la tua anima avrà compiuto un giro più largo nella spirale evoluta.

Scaccia da te le paure antiche, fa entrare tutto l’amore universale che potrai contenere, espanditi in ogni luogo e entra nella spirale della gioia felice...Non emettere critica o giudizi superflui, per tutto quello che accade o sta accadendo...Aiuta chi è solo e in difficoltà, chi è troppo orgoglioso per chiedere e dimostrarlo, perché il dolore rende muti e tu comprendendo e aiutando, aiuterai te stessa. Il bene rivolto agli altri è una briciola di amore che si dona a sé medesimi.

Porta con te chi ha difficile il passo e sai che con te è desideroso di farlo.

Le persone che t’amano ti comprenderanno senza parlare ed in silenzio t’ameranno maggiormente, chi non ti ama, non potrà capirti e farà molto chiasso, ma sarai tu a capirle e sarai tu ad amarle sempre più in silenzio, senza aspettarti mai nulla in cambio.Allora per te s’incontreranno il Cielo e la Terra, il tuo cuore si fonderà con la mente unita in attesa totale e felicità silenziosa. Non potrai descriverla a parole o nello scritto, perché sarà l’anima che quietata parlerà per te.Sei tu il discepolo e sei tu il Maestro, tu sei creato e sei tu il creatore, sei tu il corpo e tu sei l’anima, sei tu la sofferenza e tu stessa sei la liberazione dal dolore e dai conflitti.

Sei tu l’amato e sei tu l’Amore in Assoluto.

Coltivare potere personale


"Nessuno può farci male se noi non lo permettiamo": se noi siamo validi alleati di noi stessi, capaci di accoglierci, accettarci e valorizzarci anche nelle nostre vulnerabilità, nessuna "frecciata esterna" ci potrà ferire.

Il potere, quello vero, non è sugli altri, è su di sé. "Chi vince gli altri ha forza. Chi vince se stesso è forte. Chi conosce la propria misura è ricco", ha lasciato detto Lao Tsé, il leggendario maestro della tradizione taoista. Ma non basta. Il potere, quello vero, non è "sugli altri", ma "con gli altri". E questo vale anche quando parliamo di potere su noi stessi. Abbiamo potere su di noi quando siamo accoglienti e coinvolgenti con tutte le nostre parti, quelle che ci fanno sentire forti e spavaldi e quelle che ci fanno sentire indifesi e vulnerabili. Nessuno di noi è superman, abbiamo tutti accumulato, nella nostra storia, dolcezze e durezze, sicurezze e debolezze.

Quando riconosciamo le nostre vulnerabilità e ce ne facciamo carico, nessuno potrà ferirci perché saremo già attenti e accoglienti nei confronti di quella parte di noi. Già sapremo "come siamo" e quindi nessuna affermazione dell'esterno potrà incrinare il nostro equilibrio.Paradossalmente, è riconoscendo le nostre vulnerabilità che diventiamo forti. Che diventiamo invulnerabili.

sabato 7 marzo 2009

La legge del karma



Tutti i disordini che affliggono l'uomo sono dovuti all'azione della "legge di causa ed effetto" detta anche "legge del Karma". Questa legge è la stessa che noi conosciamo con il nome "legge di gravità" e supera il campo fisico per applicarsi a quello del comportamento. "Così come tu semini raccoglierai;Noi tutti, durante la nostra vita, abbiamo il libero arbitrio di accettare le cose brutte, come se fossero di "nostra competenza", oppure imprecando contro un Dio ingiusto e vendicativo. Difficoltà, miserie e problemi sono infatti nostri e ci competono come risultato delle azioni compiute durante le nostre passate esistenze. Nella cultura orientale l'insieme di tali azioni, buone o cattive che siano, viene chiamato "karma individuale".Ogni conoscenza ed ogni esperienza rimangono per sempre, vita dopo vita, come possessi acquisiti, comprati e pagati. Questi possessi diciamo che sono acquisiti per "diritto di coscienza" e non possono né perdersi e tantomeno venire rubati. Nessuno, infatti, può togliere a qualcuno l'intelligenza, il talento, le facoltà e le conoscenze.Nel nostro essere vi è una specie di registrazione dove, in essenza, vengono segnate tutte le cose acquisite. Il fatto ancor più straordinario è che tutto le cose che le esperienze ci hanno insegnato ad usare, sia esso un tavolo, le stoviglie, gli indumenti, i gioielli, il denaro, le coperte e perfino una scatola di fiammiferi, rimangono anch'esse registrate. Questa registrazione ci serve per portarle con noi vita dopo vita.
La filosofia esoterica insegna che esiste una specie di archivio dove sono contenuti i progetti di tutte le cose. Tale archivio viene chiamato "Mondo degli archetipi" e non è tangibile ai sensi in quanto è costituito della stessa sostanza di cui sono composti i nostri pensieri. L'uomo, a sua insaputa, lavora nel mondo degli archetipi mediante i suoi pensieri abituali e le sue modalità di vita. In tal modo egli getta i semi per un roseo futuro o un raccolto di tribolazioni. Tale fatto non gli è però facilmente
comprensibile in quanto "getta i semi" in modo inconsapevole, così come un sonnambulo può causare dei danni di cui, al risveglio, non riuscirà a capacitarsi.L'uomo difficilmente si rende conto di essere l'unico artefice del proprio destino perché le sue azioni non sempre provocano un effetto così immediato da evidenziare il collegamento con la loro causa. Questo fatto porta un individuo a cercare l'origine dei suoi mali all'infuori di sé stesso, ed alla conclusione che gli altri (e talvolta lo stesso Dio) siano l'unica causa delle sue tribolazioni.Nessuno può farvi del male se voi stessi, con le vostre azioni o i vostri pensieri, non ne avete creato la causa in questa vita o in quelle passate: è un debito in sospeso che deve essere pagato. Noi stessi siamo la causa dei nostri mali, non altri. Gli altri sono soltanto strumenti con i quali l'equilibrio naturale, erroneamente chiamato "Giustizia di Dio", ci chiede di sistemare i conti che abbiamo aperto. Dobbiamo perciò pagare i debiti e nel contempo riscotiamo i crediti per il bene che abbiamo fatto.Convincetevi che, se non avete debiti da pagare, sarete inattaccabili. Lo sarete anche se emanerete pensieri d'amore verso tutte le persone e tutte le cose. Essi, infatti, formeranno intorno a voi un'aura di luce che vi difenderà da ogni attacco malevolo.
Se impariamo ad osservare noi stessi e gli altri scopriremo ben presto che ognuno raccoglie ciò che semina. Controllando le nostre reazioni verso il mondo esterno, noi diventiamo padroni completi della nostra vita. Vivendo in armonia QUI e ORA, noi siamo in grado di equilibrare le energie negative che abbiamo creato nel passato e prepararci un futuro di pace e benessere.

venerdì 6 marzo 2009

desiderio


Lo conoscete Baricco ? in "oceanomare" ha scritto : "Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non si ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo e mi sono fatta male..tanto da nn poterlo neppure immaginare...quando desideri qualcosa,la tua gioia dipende da quella cosa.se ti viene portata via...ti senti infelice,se ti viene data sei felice ma solo x un momento fuggevole felicita...perche ecco che la mente si proietta su nuovi desideri. La mente esiste solo nel desiderio x questo l uomo non potra' mai vivere senza desiderare...priva di desideri e' destinata alla morte...

IMPARARE


"Sai cosa significa imparare? Quando impari veramente, impari dalla vita; non c’è un insegnante particolare da cui imparare. Tutto ti è di insegnamento: una foglia morta, un uccello in volo, un profumo, una lacrima, il ricco e il povero, coloro che piangono, il sorriso di una donna, l’alterigia di un uomo. Impari da ogni cosa, quindi non hai bisogno di guide spirituali, di filosofi, di guru. La vita stessa ti è maestra, e tu sei in uno stato di costante apprendimento."

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mercoledì 4 marzo 2009

la sibilla

La sibilla23339_17513RiORnXXy94l.jpg

Vuoi conoscere la tua vita,

ma io non te la dirò,

dammi la tua mano e ti guiderò…

tu vuoi sapere ma io non posso ,

ma una cosa si ….posso farla per te…

posso spalancarti gli occhi verso la tua vita,

la tua vita che ancora non conosci, perché ancora non hai imparato a conoscere,

perché vuoi conoscere il tuo futuro con avidità,

dammi le tue mani ma solo per ammirarle,

ora ti aprirò uno spazio e tu ti vedrai ora,

ti sei persa nello spazio e nel tempo con mille risposte e mille paure nella mente,

aspetta però guarda da quest’altra parte…è l’immenso che ti aspetta , null’altro,

un giorno lontano forse lo capirai, ti aspettava la sfortuna sotto la carta da jollie,

e la fortuna nelle sembianza di un destino crudele,

se ti dicessi cosa ti aspetta non vivrai ma ti condannerò all’attesa degli eventi,

sei tu l’orefice di questa trama d’oro che è la tua vita,

è splendida anche se non lo sai ora,

ma lo saprai quando ti proietterai in essa con il cuore, la mente e l’anima,

posso dirti solo questo....


domenica 1 marzo 2009

paradiso e inferno


Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell'aldilà e fu destinato al paradiso.
Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un'occhiata anche all'inferno.
Un angelo lo accontentò.
Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt'intorno, erano smunti, pallidi, lividi e scheletriti da far pietà.
"Com'è possibile?" chiese il samurai alla sua guida.
"Con tutto quel ben di Dio davanti!"
"Ci sono posate per mangiare, solo che sono lunghe più di un metro e devono essere rigorosamente impugnate all'estremità. Solo così possono portarsi il cibo alla bocca"
Il coraggioso samurai rabbrividì.
Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppure una briciola sotto ai denti.
Non volle vedere altro e chiese di andare subito in paradiso.
Qui lo attendeva una sorpresa.
Il paradiso era un salone assolutamente identico all’inferno!
Dentro l’immenso salone c’era un’infinita tavolata di gente seduta davanti ad un’identica sfilata di piatti deliziosi.
Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più di un metro, da impugnare all’estremità per portarsi il cibo alla bocca.
C’era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante di gioia.
“Ma com’è possibile?”, chiese stupito il coraggioso samurai.
L’angelo sorrise:
“All’inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria bocca, perché così si sono sempre comportati nella loro vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare il proprio vicino”.
Paradiso e inferno sono nelle tue mani.
Oggi.


- fiaba cinese-

vivi il bello della vita


Due monaci zen stanno camminando verso il loro monastero su una strada fangosa e piena di pozzanghere, quando incontrano una giovane donna che chiede aiuto per attraversare senza bagnarsi. Il monaco più giovane la prende in braccio, attraversano la strada e arrivati dall’altra parte, la mette giù e la saluta. I due monaci proseguono il cammino in silenzio. Quando arrivano a destinazione il monaco più anziano dice al giovane:

“Non avresti dovuto prendere in braccio quella donna, i monaci non devono toccare le donne”.

E il giovane risponde:

“Io l’ho fatta scendere subito, tu l’hai ancora con te”.
(Tratto da 101 storie zen)

Questo breve racconto zen rappresenta l’atteggiamento verso il passato tipico di molte persone. Spesso accade che le esperienze negative passate impediscano di vivere serenamente il presente e progettare il futuro. Le emozioni legate a quelle esperienze, dolore, rabbia, delusione, tristezza appesantiscono le nostre menti, privandole delle energie necessarie per proseguire nel cammino della vita.

Gli eventi si sa, non si possono cambiare, ma c’è una cosa che è completamente in nostro potere: la loro interpretazione, il significato che diamo ad essi ed il
conseguente stato emotivo che ne deriva. Così come il giovane monaco ha caricato sulle spalle la donna, per poi farla scendere una volta giunto a destinazione, allo stesso modo noi potremo comportarci nei confronti degli errori commessi, assumendocene la responsabilità, ma traendo da essi gli insegnamenti utili per le nostre esperienze future e nulla più.

Molte persone si comportano invece come il monaco anziano: non fanno quanto è in loro potere per evitare un errore e ne attribuiscono la responsabilità a tutti tranne che a se stessi, covando dentro di sé rancore per tutta la vita.

Se dunque vogliamo procedere speditamente verso una vita ricca di felicità dobbiamo vivere l’attimo, traendo da esso tutto ciò che può renderci migliori e liberarci dal peso del passato, per guardare con fiducia al nostro futuro.

la musica nell anima




In tutte le culture dell'antichità musica e medicina erano praticamente una cosa sola. Il sacerdote medico (lo sciamano) sapeva che il mondo è costituito secondo principi musicali, che la vita del cosmo, ma anche quella dell'uomo, è dominata dal ritmo e dall'armonia. Sapeva che la musica ha un potere incantatorio sulla parte irrazionale, che procura benessere e che nei casi di malattia può ricostituire l'armonia perduta.

Anche Platone ed Aristotele furono, oltre che pensatori e filosofi anche dei musicologi e musicisti convinti che le arti del ritmo contribuissero a migliorare la calma interiore, la serenità e la morale.

Il pensiero platonico poggiava su cinque costanti:

  1. II mondo è costituito secondo principi musicali;
  2. La musica ha un potere incantatorio sulla parte irrazionale dell'Io;
  3. La vita intera dell'uomo è dominata dall'armonia e dal ritmo;
  4. Una giusta educazione musicale può garantire la formazione del carattere;
  5. La filosofìa è l'espressione più alta della musica.

Aristotele affermava che la musica possiede la caratteristica di migliorare la morale, ha un potere liberatorio, alleviante e catartico delle tensioni psichiche.

Per Pitagora erano tre gli orientamenti della musica:

  1. di adattamento : la musica deve adattarsi alla personalità dell'individuo, nel contempo l'individuo deve saper lentamente adattarsi a musiche diverse e lontane dalla sua personalità accettandole.
  2. di cambiamento : la musica può modificare lo stato d'animo profondo dell'individuo, consentendogli una maggiore accettazione di sé ed un maggiore uso delle proprie capacità epossibilità.
  3. di purificazione : la musica può liberare l'anima e il corpo dalle tensioni giornaliere.

Nella cultura cinese appare intorno al terzo millennio A.C il primo libro di medicina, che è contemporaneamente un libro di musica, dove viene indicata la struttura della prima scala pentatonica.

Arnaldo da Villanova crea la nozione di simpatia universale, stabilendo i rapporti di vibrazione che si creano tra i corpi sonori, tra i quali quello umano.

Nella stessa epoca molti medici sono convinti che imparando a suonare qualche strumento musicale, la loro capacità di ottenere guarigioni si affini e si sviluppi.

Il primo trattato di musicoterapia risale alla prima metà del 1700 a cura di un medico musicista londinese, Richard Brockiesby . Il suo volume fece il giro d'Europa sollevando interesse ed anche scetticismo.S. Porgeter fu uno dei primi medici a capire la necessità di una conoscenza molto approfondita della scienza Musicale per applicarla con successo nella cura di certi disturbi mentali.

Nei secoli successivi le osservazioni intorno ai poteri dei suoni e della musica sulla mente e anche sul corpo umano si moltiplicano. Si incominciano a scoprire relazioni tra ritmi corporei e ritmi musicali, fra pulsazioni e battute musicali, tra ritmo del respiro e ritmo musicale.Louis Roger esaminò in modo critico gli effetti della musica sul corpo; Hector Chamet pubblicò l'opera dal titolo Effets et influence de la musique sue la sante et sur la melodie , in cui riportava una ricca casistica di terapie musicali.

Karl Strumpf in Germania, verso la fine del 1800 studiò la nozione di psicologia del suono e mise l'accento sull'impatto sonoro vissuto da chi ascolta la musica. Era la base degli studi della musicoterapia moderna che si differenza da quella antica perché non si basa più su nozioni empiriche o rituali, ma su studi scientificamente testabili, ciò sottintende esperienze cliniche e biologiche serie.