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The time ist yours

Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita senza mai scalfire la superficie dei luoghi
né imparare nulla dalle genti appena sfiorate.

Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia da raccontare.

Camminando si apprende la vita.

Camminando si conoscono le cose.

Camminando si sanano le ferite del giorno prima.

Cammina guardando una stella.

Ascoltando una voce.

Seguendo orme di altri passi…


"Uomo conosci te stesso, e conoscerai l'Universo e gli Dei"
Delphi, Oracolo di Apollo

domenica 1 marzo 2009

vivi il bello della vita


Due monaci zen stanno camminando verso il loro monastero su una strada fangosa e piena di pozzanghere, quando incontrano una giovane donna che chiede aiuto per attraversare senza bagnarsi. Il monaco più giovane la prende in braccio, attraversano la strada e arrivati dall’altra parte, la mette giù e la saluta. I due monaci proseguono il cammino in silenzio. Quando arrivano a destinazione il monaco più anziano dice al giovane:

“Non avresti dovuto prendere in braccio quella donna, i monaci non devono toccare le donne”.

E il giovane risponde:

“Io l’ho fatta scendere subito, tu l’hai ancora con te”.
(Tratto da 101 storie zen)

Questo breve racconto zen rappresenta l’atteggiamento verso il passato tipico di molte persone. Spesso accade che le esperienze negative passate impediscano di vivere serenamente il presente e progettare il futuro. Le emozioni legate a quelle esperienze, dolore, rabbia, delusione, tristezza appesantiscono le nostre menti, privandole delle energie necessarie per proseguire nel cammino della vita.

Gli eventi si sa, non si possono cambiare, ma c’è una cosa che è completamente in nostro potere: la loro interpretazione, il significato che diamo ad essi ed il
conseguente stato emotivo che ne deriva. Così come il giovane monaco ha caricato sulle spalle la donna, per poi farla scendere una volta giunto a destinazione, allo stesso modo noi potremo comportarci nei confronti degli errori commessi, assumendocene la responsabilità, ma traendo da essi gli insegnamenti utili per le nostre esperienze future e nulla più.

Molte persone si comportano invece come il monaco anziano: non fanno quanto è in loro potere per evitare un errore e ne attribuiscono la responsabilità a tutti tranne che a se stessi, covando dentro di sé rancore per tutta la vita.

Se dunque vogliamo procedere speditamente verso una vita ricca di felicità dobbiamo vivere l’attimo, traendo da esso tutto ciò che può renderci migliori e liberarci dal peso del passato, per guardare con fiducia al nostro futuro.

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