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The time ist yours

Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita senza mai scalfire la superficie dei luoghi
né imparare nulla dalle genti appena sfiorate.

Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia da raccontare.

Camminando si apprende la vita.

Camminando si conoscono le cose.

Camminando si sanano le ferite del giorno prima.

Cammina guardando una stella.

Ascoltando una voce.

Seguendo orme di altri passi…


"Uomo conosci te stesso, e conoscerai l'Universo e gli Dei"
Delphi, Oracolo di Apollo

domenica 22 novembre 2009

THE SECRET

  • Titolo: The secret
  • Anno: 2007
  • Genere: Drammatico
  • Durata: 90 Minuti
Trama: Un viaggio intenso questo dvd. Non è un film, ma un documentario.
Novanta minuti di testimonianze di racconti di maestri spirituali che hanno imparato il Segreto, l’hanno fatto proprio e lo vogliono condividere.
Ma cos’è questo Segreto? Vediamo un po’.
Niente di ciò che accade, accade per caso. In qualche modo attraiamo le situazioni a noi.
Quante volte, per esempio, quando siamo di fretta e pensiamo “non mi deve succedere niente, perché per le 15 devo essere lì”, ci succedono un sacco di cose che rallentano i nostri progetti? Bene, le abbiamo attratte col nostro pensiero negativo!
Si chiama Legge dell’Attrazione, ed è la legge più importante dell’universo. Attiriamo ciò che è simile a noi, perciò se i nostri pensieri sono negativi, attireremo situazioni spiacevoli e negative, perché la legge dell’Attrazione risponde sempre ai nostri pensieri.
Sono uomini comuni i “maestri spirituali”, testimoni di questo dvd, che ci spiegano che c’è un forte legame tra ciò che pensiamo e ciò che ci accade. Sono uomini e donne che hanno fatto proprio il concetto della legge dell’Attrazione, che hanno cambiato le loro vite, rivoluzionandole.
“The Secret” è un viaggio attraverso la storia, le religioni, la filosofia. Tante persone hanno conosciuto il Segreto: Platone, Shakespeare, Lincoln, Emerson, Einstein. Per fare degli esempi.
Non solo. “The Secret” è anche un viaggio nel presente, nella quotidianità, nella contingenza. Tutti possiamo conoscere Il Segreto e farlo nostro. Tutti possiamo iniziare a guardare la nostra vita, la nostra esperienza da un’altra ottica. Tutti possiamo migliorarci.
Tutti possiamo (e ci meritiamo?) di essere più felici. Basta volere, o meglio… basta attrarre.

giovedì 19 novembre 2009

ricerche di vita

Il nostro primo libro che ripercorre le tappe importanti del nostro viaggio interiore di crescita personale e spirituale, attraverso gli insegnamenti di grandi maestri di saggezza occidentali e orientali, e soprattutto attraverso l'esperienza pratica di molto anni di meditazione, di riflessione, e di contatto con la gente. Una parte importante è dedicata all'intensivo di Illuminazione, questo straordinario ritiro di meditazione che ci accompagna da ormai quasi vent'anni.

giovedì 28 maggio 2009


Un percorso alla scoperta delle potenzialità del pensiero e del desiderio dell'essere umano attraverso gli insegnamenti della Psicologia dello Yoga
Corso in 3 Lezioni + Visualizzazione - 25 Febbraio, 11 e 18 Marzo, 1 Aprile 2009 - presso l'Aula Magna Fondazione Studi Bhaktivedanta L'uomo di oggi, tutto pragmatismo ed esteriorità, sembra non avere più tempo per sognare. Il sogno, la poesia, la creatività sottraggono tempo alle cose concrete, alle cose che contano. Non si comprende, però, che dietro alla concretezza che molti di noi rincorrono, si celano dinamiche più sottili e molto più importanti. Dovremmo dare il giusto peso alle nostre dinamiche interiori, in quanto desideri, idee, pensieri e sogni sono alla base degli eventi fisici che poi si manifestano nelle nostre vite.
Sebbene quando si parla di sogni, generalmente si pensa a qualcosa di astratto o addirittura evanescente, dovremmo invece riconsiderare la realtà del sogno da una prospettiva diversa, quella che porta poi a concretizzarlo. Portare il sogno da una dimensione sottile ad una dimensione empirica è una sorta di alchimia un'alchimia possibile se impariamo a sognare progettualmente. Sogno e progettualità sono in contrasto tra loro? Niente affatto, anzi, sono inscindibilmente collegati se vogliamo che i nostri sogni scendano dal mondo platonico delle idee e diventino parte della nostra realtà.
Come evitare che la paura saboti la realizzazione dei nostri sogni: intensificare il nostro desiderio, renderlo acceso, intenso, vibrante, ed accompagnarlo al nostro sentire. In questo modo è possibile attivare energie in grado di manifestare esteriormente ciò che desideriamo.
E' possibile, ed è molto efficace, sognare ad occhi aperti, aiutandosi con una visualizzazione attiva, visualizzando come vorremmo vivere, con chi e facendo che cosa. Meditare in maniera vibrante sul nostro modello ideale ci consentirà, in tempi variabili, di trovarci dove vogliamo essere.

venerdì 1 maggio 2009

credi in te stesso!


Credere in te stesso vuol dire essere convinto della verità che tu stesso rappresenti. Nessuno può sapere quanta verità c’è in te, più di te stesso. Nessuno può cambiare quello che provi, quello che pensi, se tu non lo vuoi.

Credere in te stesso significa avere fiducia in quello che fai, in quello che dici, in quello che sogni. Avere fiducia è amare. Più tu avrai fiducia in ciò che fai, più crescerà in te la voglia di fare bene e meglio.

Credere in te stesso è ritenere possibile che quello che fai è la cosa giusta e, con molta probabilità ti porterà soddisfazioni personali e professionali.

Credere in te stesso significa avere fede in quello che provi. La fede è qualcosa che nasce dal cuore. Nessuno può regalarti la fede. Soltanto tu puoi costruirtene una a tua misura. La fede va oltre i risultati; va al di là degli obiettivi; non conosce limiti e non si ferma davanti alle paure. Avere fede è di per se un miracolo che va custodito, protetto, perfezionato.

Un uomo che ha fede in quel che fa riesce a oltrepassare i limiti delle difficoltà; quando c’è fede anche i momenti avversi (che arriveranno comunque) diventeranno piccole problematiche da superare con pazienza. Gibran disse: “La fede è conoscenza del cuore e oltrepassa il potere della dimostrazione.”

Dire di avere fede e poi sentire la paura nel cuore è come voler affrontare l’uragano senza conoscere le conseguenze. Fede vuol dire amore, e l’amore vuol dire saper accettare i nostri limiti, le opinioni degli altri e sentirsi pronti a superare situazioni poco piacevoli. Avere fede è avere la certezza che a tutto c’è una spiegazione. Un amore che deve finire è più giusto che finisca piuttosto che rendere la vita ancora più triste. Un addio non è sempre negativo: quando serve per migliorare la tua fede allora dagli il benvenuto. Amare qualcosa, qualcuno solo per sentirsi amati, ricambiati, riconosciuti non dona la serenità, né regala la fede. Se provi fede sai che dire basta è normale. Sai che un sogno può anche rimanere chiuso nel cassetto per tanti anni. Sai che la vita deve, per forza di cose, presentare il conto per le giornate felici. Trova la fede nel tuo cuore e non tentare di dare una spiegazione ad ogni domanda. Chi ha fede sa che prima o poi qualcosa di buono arriverà. Se un giorno il sole della felicità non bussa alla tua porta sappi che il giorno dopo o quello dopo ancora arriverà da te. E credimi quando accadrà dimenticherai il passato, il ricordo, e tutto quello che è stato.

Abbi fede e trova la serenità nel tuo essere. La tua vita deve saper fortificare i giorni meno felici, ma per farlo devi essere forte nel cuore e nello spirito. Abbi fede in quello che fai e non fermarti mai. Sii fedele con te stesso, sempre. Sii fedele con i tuoi sogni, i tuoi obiettivi, i tuoi desideri. Sii fedele con i tuoi valori, le tue regole. Ma sii anche fedele alla vita. Non puoi essere alleato e nemico allo stesso modo. Fede vuol dire anche saper amare chi non può amarti. Fede vuol dire saper accettare chi non sa accettarti. Fede vuol dire dimenticare per non essere dimenticato. Guardati nel cuore ogni giorno, e tutti i giorni cerca di accrescere la tua fede. Se qualcuno sorride mentre provi a costruirti un mondo di fede non dare retta alle sue parole: sii fedele con te stesso, ricorda!

Potranno passare giorni, mesi o anni prima di ritrovare la serenità, la felicità o l’amore, ma prima o poi arriva. I giorni che passerai tra le lacrime e le delusioni saranno giorni che ti aiuteranno a fortificare la tua anima. I giorni in cui i tuoi “perché?” ti tortureranno il cuore senza avere mai una soluzione ti serviranno per capire che un perché genera altri mille perché mentre un “Come” riesce a risolvere tutti i tuoi dubbi se nel cuore c’è fede. “Come posso fare per…” piuttosto che “Perché a me?” ti aiuterà a capire che non esistono i perché se c’è fede, ma solo soluzioni per ogni problema. Quando il tuo cuore è in crisi allora anche tu lo sarai. Quando la tua vita è in crisi tutto te stesso ne risente. E quando tu sei out le persone che ti stanno vicino lo capiranno e allora sarà difficile amare e farti amare. Il tuo cuore è una tela pronta ad ospitare i tuoi colori: tocca a te decidere come disegnare la tua vita. Se scegli colori vivaci anche i tuoi giorni saranno allegri, ma se riterrai più opportuno colorare il sole di nero allora non aspettarti che lui ti riscaldi il cuore. Nel buio solo le ombre possono farti compagnia. Con la luce tutto il mondo è vivo, presente, fantastico, allegro. Abbi fede e sono certa che sarai felice ogni momento della tua vita. La tua felicità è la felicità di chi ti sta vicino. Il tuo sorriso sarà il sorriso di chi ti vuol bene. il tuo calore umano sarà il tuo passaporto per il successo.

venerdì 3 aprile 2009

the time ist yours...


Trova il tempo di riflettere,
è la fonte della forza.

Trova il tempo di giocare,
è il segreto della giovinezza.

Trova il tempo di leggere,
è la base del sapere.

Trova il tempo d'essere gentile,
è la strada della felicità.

Trova il tempo di sognare,
è il sentiero che porta alle stelle.

Trova il tempo di amare,
è la vera gioia di vivere.

Trova il tempo d'essere contento
è la musica dell'anima.

(Antica ballata Irlandese)

giovedì 2 aprile 2009

Se lo vuoi davvero!


Ogni gesto, se vuoi,
è l'espressione di ciò che è più profondo
e sfugge ogni definizione,
nel roteare di atomi e sfere,
e se proprio vuoi dire un nome
puoi chiamarlo ARMONIA.
Ogni attimo di tempo, se vuoi,
è richiamo di un soffio Eterno
che abita in tutte le cose
e non conosce dottrine,
e se proprio vuoi dire un nome
puoi chiamarlo AMORE.
Ogni fatica, se vuoi,
è gradino di un'ascesa invisibile
che si svolge negli abissi della coscienza
fino alle altezze supreme dell'Essere
che non hanno fine
ma sempre nuovi inizi.
Puoi dare un nome
a ciò che sempre si rinnova
ed ha per dimora lo spazio infinito?
Se vuoi, puoi chiamarlo LUCE.
Ogni respiro
viene dalla sorgente al di là del tempo
e non è affanno, se vuoi,
ma flusso che scorre dolcemente
tra nascita e morti
e riposa nel grembo Divino
come l'onda riposa nel mare:
puoi chiamarlo, se vuoi, PACE.

Canta la vita
finchè il tempo te lo concede;
cerca il libero soffio,
il libero pensiero,
affinchè ogni tuo giorno sia nuovo
e non la ripetizione di secoli.
Vivi l'attimo nell'eterno respiro
inventando parole
che nessuno ha mai detto.
Crea la tua vita
come l'Infinito la ricrea in te.

domenica 29 marzo 2009

Il VUOTO INTERIORE


sabato 28 marzo 2009

gioia .. saggezza particolare

La gioia e' la fragranza del Calice, del loto. Via via che i suoi petali si schiudono, ne emana la gioia che da' vigore al corpo fisico, magnetismo al corpo sottile e serenita' al corpo mentale.

Il loto e' la fonte inesauribile della gioia, la quale aumenta mentre Esso si schiude. La gioia non e' condizionata dalle circostanze esterne, ma e' come un faro le cui fondamenta poggiano su rocce eterne.

La felicita' e' un effetto delle condizioni esterne, e quindi sparisce quando cambiano le circostanze favorevoli, lasciando la tristezza della depressione. La gioia invece non cambia mai, anzi, aumenta, mentre nella nostra vita aumentano i problemi e i conflitti; cresce indipendentemente dalle condizioni.

Via via che l'esperienza del pellegrino si arricchisce e si allarga il campo del suo servizio, mentre egli e' disposto a sempre piu' grandi sacrifici e conquista nuovo territorio nel campo dell'autorealizzazione, la fragranza del Loto aumenta e si espande in aree sempre piu' vaste.

L'energia piu' attraente di un servitore e' la gioia che irradia dai suoi gesti, dalla sua voce e dai suoi occhi. Tutto cio' che egli tocca si schiude e fiorisce.

La gioia non e' un sentimento ne' un'emozione, ma e' uno stato di coscienza distaccato dalla dominazione dei tre mondi inferiori, i cui problemi non possono raggiungerla. La conoscenza, l'amore e l'energia dinamica dei petali sacrificali si espandono e infondono energia di gioia nelle piccole vite dei veicoli inferiori.

domenica 22 marzo 2009


Scegli di essere felice

Sergio Bambaren

L'Onda Perfetta

E' la storia di un uomo che a quarant'anni si è reso conto del'infelicità e dell'insoddisfazione che il mondo in cui viveva gli procurava, pur essendo un uomo ricco e stimato da tutti.

Un giorno incontrò Simon, un uomo misterioso, che gli riaccese nell'anima la voglia irresistibile di prendere il largo e di tuffarsi nel mare dela vita.

E' la sconvolgente storia di un uomo che trova dentro di sé una ragione di essere che và oltre la comune esistenza ed oltre il benessere materiale.

Oltre la mente pensante c'è una consapevolezza pura, che non giudica. Quando scopri questa consapevolezza entri nel tuo cuore. Allora puoi dare e ricevere senza alcuno sforzo.

Se il silenzio è l'essenza del cuore, il respiro è la chiave per fare ritorno al nostro cuore e al nostro Io. Quando il respiro è affannoso, il pensiero è guidato dalla paura e dall'ansia. Siamo allora concentrati su quello che fanno le altre persone, su come possiamo compiacerle o difenderci da loro. Innalziamo così una fortezza di pensieri attorno a noi e viviamo in uno stato di tensione.

Invece, ogni volta che ci dedichiamo alla pratica del silenzio, cambia il nostro rapporto con l'universo. La nostra comunicazione si fa più ampia e approfondita, gli altri ci capiscono senza bisogno di parlare. Non c'è più differenza tra dentro e fuori. La terra e il ciclo si incontrano dove il cuore e la mente si uniscono in silenziosa beatitudine.

sabato 14 marzo 2009

commozione...

myspace layouts, myspace codes, glitter graphics

Non chiedere di spiegare i disegni nascosti, le scelte dalla Mente Superiore espresse, i sentimenti, le emozioni, le sofferenze, le gioie e ciò che non vuoi e non puoi capire con le parole dette...Usa il tuo cuore, prendi coscienza di quel dolore che spesso butti dietro le tue spalle credendo non sia il tuo perché ti disturba e serba quello che ti fa sentire in pace.Assumiti le tue responsabilità riguardo ciò che usi, che consumi, alle amicizie e a quello che fai. Che le tue scelte siano giuste e se non lo fossero, avrai fatto un’esperienza ulteriore, che ti ha portato ad una lotta in più ed a un dolore più forte. In compenso, superando l’ostacolo, sarai cresciuta nella tua umanità e la tua anima avrà compiuto un giro più largo nella spirale evoluta.

Scaccia da te le paure antiche, fa entrare tutto l’amore universale che potrai contenere, espanditi in ogni luogo e entra nella spirale della gioia felice...Non emettere critica o giudizi superflui, per tutto quello che accade o sta accadendo...Aiuta chi è solo e in difficoltà, chi è troppo orgoglioso per chiedere e dimostrarlo, perché il dolore rende muti e tu comprendendo e aiutando, aiuterai te stessa. Il bene rivolto agli altri è una briciola di amore che si dona a sé medesimi.

Porta con te chi ha difficile il passo e sai che con te è desideroso di farlo.

Le persone che t’amano ti comprenderanno senza parlare ed in silenzio t’ameranno maggiormente, chi non ti ama, non potrà capirti e farà molto chiasso, ma sarai tu a capirle e sarai tu ad amarle sempre più in silenzio, senza aspettarti mai nulla in cambio.Allora per te s’incontreranno il Cielo e la Terra, il tuo cuore si fonderà con la mente unita in attesa totale e felicità silenziosa. Non potrai descriverla a parole o nello scritto, perché sarà l’anima che quietata parlerà per te.Sei tu il discepolo e sei tu il Maestro, tu sei creato e sei tu il creatore, sei tu il corpo e tu sei l’anima, sei tu la sofferenza e tu stessa sei la liberazione dal dolore e dai conflitti.

Sei tu l’amato e sei tu l’Amore in Assoluto.

Coltivare potere personale


"Nessuno può farci male se noi non lo permettiamo": se noi siamo validi alleati di noi stessi, capaci di accoglierci, accettarci e valorizzarci anche nelle nostre vulnerabilità, nessuna "frecciata esterna" ci potrà ferire.

Il potere, quello vero, non è sugli altri, è su di sé. "Chi vince gli altri ha forza. Chi vince se stesso è forte. Chi conosce la propria misura è ricco", ha lasciato detto Lao Tsé, il leggendario maestro della tradizione taoista. Ma non basta. Il potere, quello vero, non è "sugli altri", ma "con gli altri". E questo vale anche quando parliamo di potere su noi stessi. Abbiamo potere su di noi quando siamo accoglienti e coinvolgenti con tutte le nostre parti, quelle che ci fanno sentire forti e spavaldi e quelle che ci fanno sentire indifesi e vulnerabili. Nessuno di noi è superman, abbiamo tutti accumulato, nella nostra storia, dolcezze e durezze, sicurezze e debolezze.

Quando riconosciamo le nostre vulnerabilità e ce ne facciamo carico, nessuno potrà ferirci perché saremo già attenti e accoglienti nei confronti di quella parte di noi. Già sapremo "come siamo" e quindi nessuna affermazione dell'esterno potrà incrinare il nostro equilibrio.Paradossalmente, è riconoscendo le nostre vulnerabilità che diventiamo forti. Che diventiamo invulnerabili.

sabato 7 marzo 2009

La legge del karma



Tutti i disordini che affliggono l'uomo sono dovuti all'azione della "legge di causa ed effetto" detta anche "legge del Karma". Questa legge è la stessa che noi conosciamo con il nome "legge di gravità" e supera il campo fisico per applicarsi a quello del comportamento. "Così come tu semini raccoglierai;Noi tutti, durante la nostra vita, abbiamo il libero arbitrio di accettare le cose brutte, come se fossero di "nostra competenza", oppure imprecando contro un Dio ingiusto e vendicativo. Difficoltà, miserie e problemi sono infatti nostri e ci competono come risultato delle azioni compiute durante le nostre passate esistenze. Nella cultura orientale l'insieme di tali azioni, buone o cattive che siano, viene chiamato "karma individuale".Ogni conoscenza ed ogni esperienza rimangono per sempre, vita dopo vita, come possessi acquisiti, comprati e pagati. Questi possessi diciamo che sono acquisiti per "diritto di coscienza" e non possono né perdersi e tantomeno venire rubati. Nessuno, infatti, può togliere a qualcuno l'intelligenza, il talento, le facoltà e le conoscenze.Nel nostro essere vi è una specie di registrazione dove, in essenza, vengono segnate tutte le cose acquisite. Il fatto ancor più straordinario è che tutto le cose che le esperienze ci hanno insegnato ad usare, sia esso un tavolo, le stoviglie, gli indumenti, i gioielli, il denaro, le coperte e perfino una scatola di fiammiferi, rimangono anch'esse registrate. Questa registrazione ci serve per portarle con noi vita dopo vita.
La filosofia esoterica insegna che esiste una specie di archivio dove sono contenuti i progetti di tutte le cose. Tale archivio viene chiamato "Mondo degli archetipi" e non è tangibile ai sensi in quanto è costituito della stessa sostanza di cui sono composti i nostri pensieri. L'uomo, a sua insaputa, lavora nel mondo degli archetipi mediante i suoi pensieri abituali e le sue modalità di vita. In tal modo egli getta i semi per un roseo futuro o un raccolto di tribolazioni. Tale fatto non gli è però facilmente
comprensibile in quanto "getta i semi" in modo inconsapevole, così come un sonnambulo può causare dei danni di cui, al risveglio, non riuscirà a capacitarsi.L'uomo difficilmente si rende conto di essere l'unico artefice del proprio destino perché le sue azioni non sempre provocano un effetto così immediato da evidenziare il collegamento con la loro causa. Questo fatto porta un individuo a cercare l'origine dei suoi mali all'infuori di sé stesso, ed alla conclusione che gli altri (e talvolta lo stesso Dio) siano l'unica causa delle sue tribolazioni.Nessuno può farvi del male se voi stessi, con le vostre azioni o i vostri pensieri, non ne avete creato la causa in questa vita o in quelle passate: è un debito in sospeso che deve essere pagato. Noi stessi siamo la causa dei nostri mali, non altri. Gli altri sono soltanto strumenti con i quali l'equilibrio naturale, erroneamente chiamato "Giustizia di Dio", ci chiede di sistemare i conti che abbiamo aperto. Dobbiamo perciò pagare i debiti e nel contempo riscotiamo i crediti per il bene che abbiamo fatto.Convincetevi che, se non avete debiti da pagare, sarete inattaccabili. Lo sarete anche se emanerete pensieri d'amore verso tutte le persone e tutte le cose. Essi, infatti, formeranno intorno a voi un'aura di luce che vi difenderà da ogni attacco malevolo.
Se impariamo ad osservare noi stessi e gli altri scopriremo ben presto che ognuno raccoglie ciò che semina. Controllando le nostre reazioni verso il mondo esterno, noi diventiamo padroni completi della nostra vita. Vivendo in armonia QUI e ORA, noi siamo in grado di equilibrare le energie negative che abbiamo creato nel passato e prepararci un futuro di pace e benessere.

venerdì 6 marzo 2009

desiderio


Lo conoscete Baricco ? in "oceanomare" ha scritto : "Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non si ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo e mi sono fatta male..tanto da nn poterlo neppure immaginare...quando desideri qualcosa,la tua gioia dipende da quella cosa.se ti viene portata via...ti senti infelice,se ti viene data sei felice ma solo x un momento fuggevole felicita...perche ecco che la mente si proietta su nuovi desideri. La mente esiste solo nel desiderio x questo l uomo non potra' mai vivere senza desiderare...priva di desideri e' destinata alla morte...

IMPARARE


"Sai cosa significa imparare? Quando impari veramente, impari dalla vita; non c’è un insegnante particolare da cui imparare. Tutto ti è di insegnamento: una foglia morta, un uccello in volo, un profumo, una lacrima, il ricco e il povero, coloro che piangono, il sorriso di una donna, l’alterigia di un uomo. Impari da ogni cosa, quindi non hai bisogno di guide spirituali, di filosofi, di guru. La vita stessa ti è maestra, e tu sei in uno stato di costante apprendimento."

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mercoledì 4 marzo 2009

la sibilla

La sibilla23339_17513RiORnXXy94l.jpg

Vuoi conoscere la tua vita,

ma io non te la dirò,

dammi la tua mano e ti guiderò…

tu vuoi sapere ma io non posso ,

ma una cosa si ….posso farla per te…

posso spalancarti gli occhi verso la tua vita,

la tua vita che ancora non conosci, perché ancora non hai imparato a conoscere,

perché vuoi conoscere il tuo futuro con avidità,

dammi le tue mani ma solo per ammirarle,

ora ti aprirò uno spazio e tu ti vedrai ora,

ti sei persa nello spazio e nel tempo con mille risposte e mille paure nella mente,

aspetta però guarda da quest’altra parte…è l’immenso che ti aspetta , null’altro,

un giorno lontano forse lo capirai, ti aspettava la sfortuna sotto la carta da jollie,

e la fortuna nelle sembianza di un destino crudele,

se ti dicessi cosa ti aspetta non vivrai ma ti condannerò all’attesa degli eventi,

sei tu l’orefice di questa trama d’oro che è la tua vita,

è splendida anche se non lo sai ora,

ma lo saprai quando ti proietterai in essa con il cuore, la mente e l’anima,

posso dirti solo questo....


domenica 1 marzo 2009

paradiso e inferno


Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell'aldilà e fu destinato al paradiso.
Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un'occhiata anche all'inferno.
Un angelo lo accontentò.
Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt'intorno, erano smunti, pallidi, lividi e scheletriti da far pietà.
"Com'è possibile?" chiese il samurai alla sua guida.
"Con tutto quel ben di Dio davanti!"
"Ci sono posate per mangiare, solo che sono lunghe più di un metro e devono essere rigorosamente impugnate all'estremità. Solo così possono portarsi il cibo alla bocca"
Il coraggioso samurai rabbrividì.
Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppure una briciola sotto ai denti.
Non volle vedere altro e chiese di andare subito in paradiso.
Qui lo attendeva una sorpresa.
Il paradiso era un salone assolutamente identico all’inferno!
Dentro l’immenso salone c’era un’infinita tavolata di gente seduta davanti ad un’identica sfilata di piatti deliziosi.
Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più di un metro, da impugnare all’estremità per portarsi il cibo alla bocca.
C’era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante di gioia.
“Ma com’è possibile?”, chiese stupito il coraggioso samurai.
L’angelo sorrise:
“All’inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria bocca, perché così si sono sempre comportati nella loro vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare il proprio vicino”.
Paradiso e inferno sono nelle tue mani.
Oggi.


- fiaba cinese-

vivi il bello della vita


Due monaci zen stanno camminando verso il loro monastero su una strada fangosa e piena di pozzanghere, quando incontrano una giovane donna che chiede aiuto per attraversare senza bagnarsi. Il monaco più giovane la prende in braccio, attraversano la strada e arrivati dall’altra parte, la mette giù e la saluta. I due monaci proseguono il cammino in silenzio. Quando arrivano a destinazione il monaco più anziano dice al giovane:

“Non avresti dovuto prendere in braccio quella donna, i monaci non devono toccare le donne”.

E il giovane risponde:

“Io l’ho fatta scendere subito, tu l’hai ancora con te”.
(Tratto da 101 storie zen)

Questo breve racconto zen rappresenta l’atteggiamento verso il passato tipico di molte persone. Spesso accade che le esperienze negative passate impediscano di vivere serenamente il presente e progettare il futuro. Le emozioni legate a quelle esperienze, dolore, rabbia, delusione, tristezza appesantiscono le nostre menti, privandole delle energie necessarie per proseguire nel cammino della vita.

Gli eventi si sa, non si possono cambiare, ma c’è una cosa che è completamente in nostro potere: la loro interpretazione, il significato che diamo ad essi ed il
conseguente stato emotivo che ne deriva. Così come il giovane monaco ha caricato sulle spalle la donna, per poi farla scendere una volta giunto a destinazione, allo stesso modo noi potremo comportarci nei confronti degli errori commessi, assumendocene la responsabilità, ma traendo da essi gli insegnamenti utili per le nostre esperienze future e nulla più.

Molte persone si comportano invece come il monaco anziano: non fanno quanto è in loro potere per evitare un errore e ne attribuiscono la responsabilità a tutti tranne che a se stessi, covando dentro di sé rancore per tutta la vita.

Se dunque vogliamo procedere speditamente verso una vita ricca di felicità dobbiamo vivere l’attimo, traendo da esso tutto ciò che può renderci migliori e liberarci dal peso del passato, per guardare con fiducia al nostro futuro.

la musica nell anima




In tutte le culture dell'antichità musica e medicina erano praticamente una cosa sola. Il sacerdote medico (lo sciamano) sapeva che il mondo è costituito secondo principi musicali, che la vita del cosmo, ma anche quella dell'uomo, è dominata dal ritmo e dall'armonia. Sapeva che la musica ha un potere incantatorio sulla parte irrazionale, che procura benessere e che nei casi di malattia può ricostituire l'armonia perduta.

Anche Platone ed Aristotele furono, oltre che pensatori e filosofi anche dei musicologi e musicisti convinti che le arti del ritmo contribuissero a migliorare la calma interiore, la serenità e la morale.

Il pensiero platonico poggiava su cinque costanti:

  1. II mondo è costituito secondo principi musicali;
  2. La musica ha un potere incantatorio sulla parte irrazionale dell'Io;
  3. La vita intera dell'uomo è dominata dall'armonia e dal ritmo;
  4. Una giusta educazione musicale può garantire la formazione del carattere;
  5. La filosofìa è l'espressione più alta della musica.

Aristotele affermava che la musica possiede la caratteristica di migliorare la morale, ha un potere liberatorio, alleviante e catartico delle tensioni psichiche.

Per Pitagora erano tre gli orientamenti della musica:

  1. di adattamento : la musica deve adattarsi alla personalità dell'individuo, nel contempo l'individuo deve saper lentamente adattarsi a musiche diverse e lontane dalla sua personalità accettandole.
  2. di cambiamento : la musica può modificare lo stato d'animo profondo dell'individuo, consentendogli una maggiore accettazione di sé ed un maggiore uso delle proprie capacità epossibilità.
  3. di purificazione : la musica può liberare l'anima e il corpo dalle tensioni giornaliere.

Nella cultura cinese appare intorno al terzo millennio A.C il primo libro di medicina, che è contemporaneamente un libro di musica, dove viene indicata la struttura della prima scala pentatonica.

Arnaldo da Villanova crea la nozione di simpatia universale, stabilendo i rapporti di vibrazione che si creano tra i corpi sonori, tra i quali quello umano.

Nella stessa epoca molti medici sono convinti che imparando a suonare qualche strumento musicale, la loro capacità di ottenere guarigioni si affini e si sviluppi.

Il primo trattato di musicoterapia risale alla prima metà del 1700 a cura di un medico musicista londinese, Richard Brockiesby . Il suo volume fece il giro d'Europa sollevando interesse ed anche scetticismo.S. Porgeter fu uno dei primi medici a capire la necessità di una conoscenza molto approfondita della scienza Musicale per applicarla con successo nella cura di certi disturbi mentali.

Nei secoli successivi le osservazioni intorno ai poteri dei suoni e della musica sulla mente e anche sul corpo umano si moltiplicano. Si incominciano a scoprire relazioni tra ritmi corporei e ritmi musicali, fra pulsazioni e battute musicali, tra ritmo del respiro e ritmo musicale.Louis Roger esaminò in modo critico gli effetti della musica sul corpo; Hector Chamet pubblicò l'opera dal titolo Effets et influence de la musique sue la sante et sur la melodie , in cui riportava una ricca casistica di terapie musicali.

Karl Strumpf in Germania, verso la fine del 1800 studiò la nozione di psicologia del suono e mise l'accento sull'impatto sonoro vissuto da chi ascolta la musica. Era la base degli studi della musicoterapia moderna che si differenza da quella antica perché non si basa più su nozioni empiriche o rituali, ma su studi scientificamente testabili, ciò sottintende esperienze cliniche e biologiche serie.

sabato 28 febbraio 2009

meditazione

Osho
Il canto della meditazione





"Quando diventi uno specchio senza pensieri, tutte le distinzioni scompaiono dal mondo. Allora la rosa, l'uccello, la terra, il cielo, il mare, la sabbia e il sole sono tutti un'unica cosa, un'unica energia."

Il canto di Hakuin � brevissimo e vasto allo stesso tempo, in poche parole questo profondo Maestro Zen del XVIII secolo condensa e rende accessibile a tutti la saggezza e la leggerezza del buddhismo Zen, per il quale la meditazione non � nulla di speciale. � la natura di ognuno: come pu� essere speciale?
Commentando queste parole dense e profonde, un Canto della meditazione che Hakuin eleva per renderci consapevoli del nostro vero destino, Osho ne svela i significati pi� nascosti e ci accompagna passo dopo passo lungo il sentiero che conduce alla sorgente prima del nostro essere: la nostra essenza di Buddha.
"Sin dal principio tutti gli esseri sono dei Buddha", intona Hakuin, e Osho commenta: "Quest'unica frase � sufficiente. � l'inizio, il centro e la fine. � tutto. L'alfa e l'omega. E non pensate che stia parlando solo degli esseri umani. Tutto ci� che esiste � incluso".

"Il canto di Hakuin non � una canzone qualsiasi; � una delle affermazioni pi� straordinarie che siano mai state pronunciate... pi� sai cos'� la meditazione - non intellettualmente, ma esistenzialmente - pi� senti cos'� la meditazione, pi� facilmente ti ci addentrerai. E un giorno il suo significato esploder� in te."

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  • viaggiando


    Talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.
    Ogni uomo, anche quando è solo,
    ha comunque la sua anima come compagna di viaggio.

    il viaggio interiore


    Hellinger Bert
    Il viaggio interiore
    Esperienze, riflessioni, esempi




    Bert Hellinger ci invita a metterci in cammino verso il centro di noi stessi. Viaggio interiore è sinonimo di meditazione. Il termine meditazione descrive la meta di questo viaggio, guardare in raccoglimento qualcosa di nascosto, che ci attrae, anche se continua a restare invisibile. Nella prima parte di questo libro l’autore descrive le tappe di questo viaggio, anche i pericoli in agguato, che ci distolgono, ci trattengono o ci costringono addirittura a tornare indietro. Spesso lungo il cammino ci viene donata una prospettiva. Tutto d’un tratto sappiamo quale sarà il passo successivo della nostra vita. Nella seconda parte l’autore riporta alcune esperienze di percorsi interiori intrapresi dalle tante persone che si sono rivolte a lui. La lettura di questo libro è utile anche a chi non intende intraprendere il viaggio interiore. Contiene infatti sorprendenti suggerimenti su come vivere serenamente la vita di tutti i giorni. Talvolta questi suggerimenti arrivano dritti alla nostra anima.

    Bert Hellinger è nato nel 1925, ha studiato psicologia e teologia e ha lavorato per sedici anni in Sudafrica come missionario cattolico. Poi è diventato psicanalista e ha praticato la dinamica di gruppo, la terapia primaria e l’analisi transazionale per approdare infine al metodo da lui stesso sviluppato della terapia familiare e sistemica. È autore di numerosi libri di grande successo.


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  • giovedì 26 febbraio 2009

    Sentire l istante



    "E se io ti chiedessi adesso .. dimmi quale parola descrive completamente e perfettamente il tuo stato d'animo di questo momento .. sapresti rispondermi?
    O per prima cosa ti chiederesti con sorpresa se hai uno stato d'animo distinguibile e quale esso possa mai essere e perchè mai non ci hai ancora pensato?
    Perchè vedi .. questo significa essere nel momento e viverlo .. essere presenti a se stessi, sentirsi e sentire l'istante che si sta vivendo, sapendolo cogliere nella sua infinita meraviglia, potenzialità, pienezza ..
    Ti è già capitato senza che tu lo sapessi .. quando hai osservato una foglia cadere dall'albero sentendo soltanto questo e te presente in questo .. quando il tuo sguardo sul mondo era un vero sguardo, non un trascorrere di occhi persi in altri pensieri .. quando l'attimo ti ha catturato senza lasciar posto ad alcuna proiezione verso il futuro o verso il passato.
    Ma se mi chiedi come fare .. posso solo dirti come faccio io .. ed è ciò che ti ho detto."

    (testo di blazau_zen )

    L AMORE



    L'amore e' un dono dall Eterno......

    Nel silenzio di un cuore......... intona la Sua canzone......

    Nel silenzio della mente..........manifesta la Sua poesia.......

    Nulla puo' essere detto......ma ......

    Lo puoi trovare ovunque...se hai occhi per Vedere.......

    Prova......

    Domani mattina quando ti svegli......

    apri gli occhi......respira......senti la vita entrarti dentro......

    senti il cuore pulsare nel tuo petto.......affacciati alla finestra

    guarda il cielo......gli alberi.......le persone.......che tu sia un santo

    o un peccatore....un ladro o un'assassino.......un fedele o un'ateo........

    un buono o un cattivo.......guarda il miracolo di cui sei parte.....

    il miracolo della vita.....è un miracolo che puo' trasformare......

    Conosci amore più grande ?

    praticare il presente

    Utilizzate pienamente i vostri sensi, siate dove vi trovate.
    Guardatevi intorno, limitandovi a guardare senza interpretare.
    Osservate la luce, le forme, i colori, la consistenza.
    Prendete consapevolezza della presenza silenziosa di ogni cosa,
    dello spazio che consente a ogni cosa di essere.
    Ascoltate i suoni, senza giudicarli.
    Ascoltate il silenzio dietro i suoni.
    Toccate qualcosa, qualunque cosa, e percepitene e riconoscetene l’Essere.
    Osservate il ritmo della vostra respirazione;
    percepite l’aria che entra ed esce, percepite l’energia vitale dentro il vostro corpo.
    Consentite a ogni cosa di essere,dentro di voi e al di fuori .
    Permettete l’ "essere così" di tutte le cose.
    Entrate in profondità nell’Adesso.
    State lasciando alle spalle il mondo privo di vita dell’astrazione mentale, del tempo.
    State uscendo dalla mente folle che vi svuota di energia vitale.

    dal libro: "Come mettere in pratica il potere di adesso" di Eckhart Tolle

    mercoledì 25 febbraio 2009

    Intuizione

    dono dell'intuizione è in ognuno di noi: impariamo a conoscerlo ed a sperimentarlo

    L'intuizione è una capacità di lettura istantanea e profonda della realtà che ci circonda senza limiti. Uno sguardo sull'universo a cui siamo tutti interconnessi.

    Se tale capacità è attiva in noi diventa spianato il cammino (autosservazione) della conoscenza del nostro destino sincronico poiché rileveremo tutto quanto è o no in sintonia con esso.

    Il nostro rapporto col mondo è ricco di segni, coincidenze ed occasioni da non farsi sfuggire, questi sono rilevabili e comprensibili solo attraverso il potere dell'intuizione.

    L'intuizione ci permette di comprendere il linguaggio profondo di tali "segni" che caratterizzano il destino sincronico in tutti quegli eventi che sembrano solo casualità.
    Traguardi:

    autoconoscenza e crescita interiore

    Intuiamo chi siamo e come rispondiamo alle sollecitazioni interne/esterne con l'attivazione di un meraviglioso meccanismo di "autocorrezione" continua che ci porta attraverso l'autoconoscenza alla crescita interiore, è tutto ciò ha senz'altro un valore inestimabile per noi:

    salute

    intuiamo anche ciò che mette a rischio la nostra salute con un meccanismo di rifiuto di ciò che è dannoso per essa:

    miglioramento delle relazioni (sentimentali, familiari, sociali)

    intuiamo il "vero" (e quindi il falso) delle persone con immensa utilità per i rapporti umani, l'intuizione permette di conquistare la sensibilità di "prevenire", nel senso di prescegliere, gli eventi sia per migliorare la propria vita che quella degli altri, riusciamo a vedere come in un quadro più "nitido" e "vivo" (in evoluzione dinamica) gli eventi ed i loro effetti futuri.

    giovedì 12 febbraio 2009

    Il coraggio di cambiare


    il cambiamento è veramente vitale, autentico quando è alimentato dal coraggio, dal saper rischiare, dalla fermezza con cui la nostra anima si predispone all'avventura della vita, affrontandola nella sua interezza, nelle innumerevoli possibilità che offre.

    Ci sono persone che, invece, pietrificano la loro esistenza, la immobilizzano entro schemi, situazioni apparentemente solide, ma solo per comodità, per il timore di arrischiarsi in territori alternativi, non certo perché hanno raggiunto un'effettiva serenità interiore, un porto in cui far riposare la loro strutturale inquietudine.
    Il cambiamento, accanto al coraggio, presuppone, però, anche una vera disposizione a mutare l'anima e non "il cielo sotto cui viviamo".

    lunedì 9 febbraio 2009

    Comincia da te stesso...


    La vita non viene vissuta mai a pieno se non la vivi come la desideri!Comincia a pretendere da te stesso!....

    domenica 1 febbraio 2009

    Alla ricerca di se stessi..


    La vita è uno stato mentale, uno stato di coscienza e di incoscienza.

    Il fine di ciascun individuo è quello di conoscere sé stesso, ossia la sua propria natura.

    Tuttavia il sentiero che porta a questa conoscenza non è tracciato, non esistono scuole, filosofie o religioni che possano indicare la strada giusta. Ogni Uomo è la sua propria strada che costruisce mentre cammina. Non vi possono essere porti sicuri in cui stabilire e coltivare le proprie certezze, convinzioni e definizioni.

    Ciò che in precedenza ci ha liberato, ora può costituire le nostre catene.

    Quindi liberatevi dalle vostre conoscenze, dai vostri strumenti, da voi stessi

    non lasciate che la vostra mente vi chiuda in trappola, definendo i confini e gli schemi entro cui pensare ed agire, date spazio alla vostra coscienza ed al vostro inconscio.